TRADIZIONE E FOLKLORE
Filottrano rispecchia naturalmente l’evoluzione dei tempi: progresso, industrializzazione, benessere.
Tuttavia la città rimane legata alla tradizione ed al folklore, in un’armonia di “vecchio” e “nuovo” che rende uniche le atmosfere locali.
Nel mese di aprile del 1466 presso la località detta “lu passu grande”, vicino a quello che oggi viene detto Ponte Musone (zona di confine tra le due città), gli osimani effettuarono dei saccheggi in territorio filottranese. Durante l’incursione i filottranesi furono sul punto di catturare un cavaliere osimano che, pur di fuggire, lasciò nelle loro mani lo stivale per il quale veniva trattenuto. Lo stivale divenne così il simbolo della rivalsa ed ogni anno i giovani filottranesi portavano in giro per le vie del paese su di un cavallo un fantoccio di paglia che calzava lo storico stivale. Nel 1979 ha luogo la prima rievocazione storica della Contesa , realizzata dalla “Società dello Stivale”. Da allora ogni anno, la prima domenica di agosto, con sfilata in costume di centinaia di figuranti, corsa a staffetta tra le Contrade cittadine, sbandieratori, a Filottrano si rivive l’atmosfera delle antiche Taverne.
Il folklore cittadino affonda le radici negli usi e costumi della terra e di chi la coltivava, con danze e motivi che si sono trasmessi di generazione in generazione.
Nel periodo natalizio Filottrano diventa “Città Presepe”, con eventi, scene della natività collocate in punti caratteristici del centro storico e la mostra dei Mini Presepi .